Miele di Lavanda
Il tradizionale miele di lavanda (Lavandula angustifoglia e latifoglia) è principalmente prodotto in Spagna e Francia dove sono presenti campi molto grandi di lavanda in fioritura da giugno a settembre, in Italia esiste la produzione di miele di lavanda selvatica (Lavandula stoechas) prodotto soltanto in Sardegna durante la fioritura da marzo a maggio; la lavanda vera è presente nelle zone delle Alpi Marittime, a confine tra Francia, Piemonte e Liguria, dalla fioritura della quale si produce il miele di lavanda delle Alpi Marittime. In realtà le varietà di lavanda per la produzione di miele uniflorale sono essenzialmente 5 e, siano esse spontanee o ibride.
Proprietà
Il miele di lavanda prende le sue proprietà dalla stessa pianta di lavanda e quindi risulta ottimo come calmante del sistema nervoso: placa la tensione sia a livello fisico che psichico ed emotivo perché capace di distendere e rilassare. Utilizzato anche per calmare il mal di testa provocato da tensione e stress che viene accumulato durante la giornata, è ottimo in caso di vertigini, per l’ansia e per l’insonnia, per lenire le infiammazioni del'apparato respiratorio, per calmare la tosse e aiutare le corde vocali. Viene anche consigliato come analgesico, antireumatico e per l’apparato gastrointestinale è un antispasmodico con azione digestiva. Il miele di lavanda ha anche proprietà antisettiche e battericide date dalla presenza di oli essenziali ed è quindi utilizzato come cicatrizzante e disinfettante. In eco cosmesi è un ingrediente per creme e maschere ad azione rivitalizzante per la pelle.
Usi
L’uso del miele in cucina è molto antico e non solo era un alimento della dieta ma anche un rimedio naturale curativo; veniva infatti usato per aiutare la guarigione delle ferite attraverso impacchi e applicazioni esterne sulla cute che permettevano una migliore cicatrizzazione. Il miele di lavanda inoltre è persino utile contro le punture di insetti essendo un antidolorifico e antiprurito di notevole capacità. In cucina il miele di lavanda si assapora al naturale e non deve mai essere cotto pena la perdita delle sue ottime qualità. Viene spesso abbinato con frutta e formaggi, in particolar modo con il pecorino sardo e siciliano e con il Montasio, tutti dal sapore intenso.
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